Disordini alimentari: Anoressia

Perdita considerevole di peso dovuta alla progressiva e graduale riduzione della quantità di cibo assunta. Usualmente la persona è al di sotto del suo peso forma. Diventato il cibo una figura contro cui bisogna fare la guerra, in un constante conflitto rimanendo così sempre all’erta. Lassativi o diuretici vengono introdotti con lo scopo di perdere ulteriore peso e in maniere sempre più veloce. Ciò che avviene in seguito, ovvero al di sotto di una certa soglia, è una distorsione nella percezione del corpo. Usando un’immagine: è come se la persona indossasse un paio di occhiali con lenti tali da far sembrare il corpo sempre più gonfio a mano a mano che il peso scende. Ciò è stato ben chiarito all’interno dell’ottica strategica.

Il terapeuta strategico cerca di evitare il ricorso al ricovero, salvo per i casi in cui esiste un effettivo rischio per la vita della persona. Preferisce inoltre, modificare il rapporto e la percezione della persona nei confronti del cibo e del proprio corpo, evitando così l’alimentazione meccanica a volte tanto temuta e odiata da chi soffre di anoressia. La continua ricerca svolta dal Centro di Terapia Strategica e dagli studi affiliati, ha consentito di distinguere due modi d’intervenire:

  • – uno per le giovani adolescenti
  • – uno per donne di età adulta e anche con anni di disturbo alle spalle.

    Tale evoluzione ha permesso un notevole incremento dell’efficacia e dell’efficienza del processo terapeutico.

    Nel caso di una giovane adolescente (fino ai 16-17 anni) e di un evidente invischiamento della famiglia anche in età superiore, l’intervento prevede il coinvolgimento anche della famiglia, più massiccio nel caso delle più giovani. Il problema si può risolvere nella maggior parte dei casi nel contesto d’insorgenza e in modo definitivo.

    La terapia breve strategica, spezza le catene del disturbo, rompendo il circolo vizioso che mantiene la persona ancorata al disturbo. In seguito la si fa divenire consapevole dei meccanismi disfunzionali alimentati il problema, fino a completa risoluzione.

    La ricerca-intervento presso il Centro di Terapia Strategica di Arezzo e gli studi affiliati da vent’anni a questa parte, ha mostrato un’efficacia di risoluzione pari all’83% dei casi trattati.


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